09 novembre 2007

PENNA O COMPUTER?



di Iva Testa

Un importante esperimento condotto nelle scuole americane e pubblicato nell'ultimo numero di Newsweek sostiene che l'abilità dello scrivere a mano perde terreno a favore delle tastiere dei computers.
E' un bene o un male?
La domanda non è peregrina visto che in ogni casa alberga almeno un computer , che viene usato da grandi e piccoli.
I primi allarmi dei pedagogisti datano 1990 e sostengono che un testo scritto a mano contiene una riflessione mentre uno scritto al computer o con il telefonino, assolve soltanto alla funzione di trasmettere un messaggio.
Un dato è certo: la tastiera è più rapida ed efficace ma inconsapevolente trascina la nostra scrittura verso una forma più sciatta e banale di espressione.
Esaminando questi studi verrebbe da dire: ritorniamo al vecchio quaderno. Ma in realtà ci troveremmo di fronte ad un vorticoso salto all'indietro, visto che, grazie ai computers, sono entrate in contatto tante popolazioni del pianeta.
Credo che sia opportuno non demonizzare le tecnologie, ma cercare di diversificare i mezzi di comunicazione.
Ai bambini si può tranquillamente insegnare ad usare una vecchia penna e un pc. Sarà lui che, crescendo, sceglierà quale usare e per che cosa.

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