Iva Testa
Mentre Letta va al Quirinale per un chiarimento sul governo .... aumentano le difficoltà del PD, difficoltà che lanciano sinistri bagliori anche sul suo stesso congresso, un congresso guardato con attenzione
da tutti, in particolare dal variegato mondo della sinistra.
Ne parliamo con Toni Jop, veneziano, radici ebraiche che ha lavorato per quasi quarant'anni e ci lavora ancora
Toni,
perché é un congresso così importante?
“Perché il PD si gioca il prossimo futuro e anche
quello meno prossimo. Perché sono in gioco anime che possono spostare l'asse
dell'azione politica della sinistra italiana, e definitivamente, nell'area del
consociativismo e del servizio all'affare. Perché non se ne esce senza che ai
circoli venga dato potere reale di scelta e di decisione.....”
Ritorniamo
indietro nel tempo. Il PCI di Berlinguer piaceva a tanti appartenenti alla
sinistra. Rigore, questione morale, valori civili, rispetto istituzionale ed
altri ancora, erano per quell'uomo gli ingredienti fondamentali che ci
separavano dalla destra. Cosa é rimasto, nel PD di oggi, di quel patrimonio?
“Qualcosa nei gruppi dirigenti, quasi tutto nella base”
Il
PD si trova al governo, per la prima volta, con il PDL di Berlusconi. Non si
poteva fare altrimenti in un governo di emergenza... ma quali potrebbero essere
oggi gli alleati del PD per consentirgli di avere una maggioranza in grado di
governare il paese?
“Penso che il governo, a queste condizioni, non si
doveva fare. sono convinto che la pacificazione tanto invocata vada raggiunta
su altre basi, con l'eliminazione dalla scena politica di Berlusconi. Con lui al tavolo, ogni scelta, ogni azione è
viziata dal conflitto di interessi. Ma
non si vuole capirlo, del resto, molti dirigenti non hanno voluto capire molto
tempo fa. Non ho idea di quale sarebbe
il miglior possibile alleato della sinistra. so che il Movimento cinque stelle contiene
anche una quantità di spunti non lontani dal sentire e dalla cultura della base
di sinistra, so che converrebbe lavorare
seriamente su queste chances, so che una
parte della dirigenza non secondaria non vuole tutto questo. e lo si è visto. al
momento non vedo altre strade”
L'Unità
é sempre stato l'organo ufficiale di stampa del PCI. Quale parabola ha avuto il
giornale alle prese con le numerose svolte del partito?
“L'Unità ha rischiato di diventare da giornale di
partito un giornale di corrente. dopo essere approdato ad un consiglio di
amministrazione fatto soprattutto di investitori. Credo che la sua storia (sinceramente
gloriosa) lo abbia salvato da questa discesa agli inferi. è sempre stato una
voce "terza" rispetto al gioco della politica e del partito, anche
quando era "organo". Continuerà
ad esserlo, perché questa è la via per
conservare una voce tanto fondante della sinistra”
.
Ha
senso ancora un giornale di partito o bisogna puntare ad un giornale per un
pubblico democratico, includendo, in questo termine, tutte le varie anime
culturali che appartengono ai cittadini progressisti del nostro paese?
“L’Unità è sempre stata - almeno da una quarantina
d'anni - un imbuto in cui confluivano più culture di sinistra. conviene che
questa caratteristica sia rispettata e valutata”
Come
valuti l'attuale situazione politica?
“Tanto e scomodissima”
La
crisi economica comporta scelte obbligate soprattutto quelle riguardanti il
lavoro. Con Letta avremo almeno la
riforma elettorale e due o tre misure urgenti per l'occupazione?
“E che ne so? me lo auguro. almeno questo”
Uno
sguardo di prospettiva. Secondo gli analisti la crisi ci accompagnerà fino al
2020. Cosa può e deve fare il PD in questo lungo periodo?
“Capirlo e darsi da fare”
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