24 settembre 2014

COPIONI PREBABBRICATI

di Iva Testa





Care amiche, ritorniamo e parliamo di TV  soprattutto di 2 programmi: Dimartedì e Ballarò

>Il primo condotto da Giovanni Floris su La 7 e il secondo, sempre martedì, su RAI 3, condotto da Massimo Giannini.;">
Che dire se non che noia? Identici, vecchi, logori..Poltrone sempre uguali, ospiti pure...Domande ovvie, 
risposte generiche..

Dovrebbero essere approfondimenti, invece sono una melassa indigesta di parole in libertà.. I due conduttori non si somigliano, ma fanno le stesse cose.Fogli in mano, gobbo per guardare la telecamera e non il pubblico, quesiti banali con la presunzione di essere illuminati dall'intelligenza..

Non sono attenti alle risposte, ma enunciano una dietro l'altra domande già prestabilite.

Il risultato non é un dibattito, nè un faccia a faccia degli ospiti, ma un'alternanza indigeribile di logori discorsi ascoltati un miliardo di volte.

Si potrebbe fare di meglio?

Noi crediamo di sì, se al posto della logorrea ci fosse la capacità di capire quello che occorre ai telespettatori. 
Questi ultimi vogliono capire cosa succede nel paese, alle prese con una crisi economica senza precedenti.
Il solo modo per farlo é di porre domande concrete e dirette, attenti non all'autoreferenzialità, ma alla comprensione della realtà.

Perché non si realizza questa semplice deontologia giornalistica?

Forse perché il video corrompe anche i migliori professionisti, attenti al look più che ai contenuti.
Noi pensiamo che le due cose possano marciare insieme e speriamo ancora in una TV diversa...

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