27 agosto 2007

ANCHE I SANTI NON SFUGGONO AL GOSSIP. La dark night di Madre Teresa



di Grazia Gaspari

Chi ha fortuna, o la sfortuna, di diventare celebre, vivo o morto che sia, ha un nemico che lo insegue come un’ombra: il gossip. Qui, tutto è lecito, tutto si può usare... tutto può essere dato in pasto…... A divorare i putridi resti siamo noi. I dispensieri sono i giornalisti. I fornitori sono i parenti, gli amici…. i vicini al “famoso”.
Un esempio recente: il giorno prima della morte dell’ex coniglietta di Playboy, Ann Nicole Smith, avvenuta l’8 febbraio scorso, che ha riempito per giorni le pagine dei tabloid americani e non solo, fu pubblicata una sua biografia. Il libro, Train Wreck ("Il deragliamento") è stato firmato dalla scrittrice Stacy Brown e da Donna Hogan, sorellastra di Ann Nicole, che aveva deciso di raccontare quella che per lei era la vera storia di Vicky Lynn Hogan (il nome di battesimo della Smith): “una ragazza texana senza prospettive, che avrebbe fatto di tutto pur di raggiungere la notorietà …. Ossessionata dal suo corpo….. una ninfomane alla disperata ricerca di un uomo ricco da sposare”….. ecc. ecc.
Dal range della notorietà non sfuggono nemmeno “i santi”. Il 4 settembre, il giorno prima del decimo anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta, uscirà negli Stati Uniti il libro “Mother Teresa. Come, be my light». Si tratta di una raccolta di lettere, riservate e personali, inviate al proprio confessore, in cui la missionaria parla dei propri tormenti spirituali, del “vuoto interiore”, dei dubbi e del senso di sconforto legati al proprio personalissimo cammino verso Dio. Madre Teresa che più volte fossero distrutte.
Il portavoce delle Missionarie della Carità, nonché postulatore nella causa di beatificazione, certo padre Brian Kolodiejchuk, però, ha deciso di disattendere la volontà di colei che presto dovrebbe diventare “santa”, in nome di un bene superiore: “l’esempio per la comunità cattolica. Madre Teresa, infatti, nonostante il vuoto interiore di fede, aveva continuato a credere nel Signore e a fare del bene”.
Il libro venderà milioni di copie. Tant’è che il giornalista Pablo Trincia, nell’intervistare a New Delhi padre Brian, domanda: “Una coincidenza o un’astuta operazione commerciale? «Mi creda, non si tratta di un’operazione commerciale, ma di una serie di coincidenze – risponde padre Brian - Quelle lettere sono venute fuori solo di recente. È stato l’arcivescovo di Calcutta a farmele avere. Ci è voluto molto tempo per trovarle».
Il Vaticano tace. Le crisi mistiche della religiosa erano state già rivelate ai tempi dell’avvio del processo di beatificazione e le lettere erano state inserite negli atti. Eppure non dovrebbe tacere perché qui non ci troviamo solo davanti al non rispetto della privacy, qui ci troviamo davanti all'illegalità:
1. si violano le volontà della missionaria che aveva più volte chiesto di distruggere quelle lettere.
2. Si viola il segreto istruttorio. Infatti, il processo di beatificazione non è ancora concluso e, dunque, essendo le lettere agli atti, non possono essere pubblicate….. come recita il Diritto Canonico e quello civile.
Perché esporre Madre Teresa di fronte all’incoerenza della fede quando lei stessa non ha sentito la necessità di esplicitarlo pubblicamente? Per tutta la vita ha operato a fin di bene e nel bene. Cosa sentisse nel cuore è una personalissima questione che appartiene al rapporto tra lei e Dio.
Farebbe bene, dunque, padre Brian a tenerselo per sé, visto che tutto ciò è stato rivelato in un contesto privato! Diversamente, lui sì, si espone alla critica di voler sfruttare la potente scia di Madre Teresa per vendere tante copie, fare un nuovo best seller e apparire così nella luccicante società dell’informazione.