29 ottobre 2009

LA RISPOSTA DEL SINDACO DI MONTALTO DI CASTRO: CAMPAGNA STAMPA DENIGRATORIA




di Grazia Gaspari
Dopo aver pubblicato su Sorelle d'Italia e su www.Agoravox.it la storia della ragazza stuprata a Montalto di Castro (vedi il post precedente), Daniele Mattei commentando l'articolo aggiungeva un link relativo ad una pagina dell'Unità del 2007 in cui era pubblicata una lettera del sindaco Carai "alla ragazza". Nella lettera il sindaco si dichiarava dispiaciuto e spiegava le sue ragioni.
Dopo la precisazione di Daniele Mattei ho chiamato al telefono il sindaco Carai, ma il sindaco non c'era o non mi ha voluto rispondere. In compenso la segretaria mi ha mandato il comunicato stampa che volentieri pubblico e che domani commenterò




COMUNICATO STAMPA
SINDACO DI MONTALTO DI CASTRO
SALVATORE, CARAI

alvatore Carai, Sindaco di Montalto di Castro, ribadisce la correttezza delle scelte Compiute dagli uffici comunali in favore delle famiglie degli otto minorenni di Montalto di Castro accusati di aver abusato nel 2007 di una minorenne di Tarquinia.. "Anqora una volta, a fronte di inesattezze e falsità pubblicate in questi giorni da alcuni organi distampa, voglio precisare che I'intervento economico a favore delle famiglie degli otto minorenni non ha comportato per il Comune di Montalto di Castro I'assunzione dell'impegno a far fronte alle spese legali da esse sostenute, ma unicamente di intervenire, come prevede la legge e come proposto dai competenti Servizi Sociali, per garantire un sostegno economico a quelle famiglie la cui condizione di profondo disagio è stata accertatà dai competenti uffici comunali.
Peraltro tengo a precisare che la somma messa a disposizione di ciascun nucleo, pari a 5.000,00euro, non è stata erogata a fondo perduto ma dietro I'assunzione di un impegno al rimborso, rimborso che peraltro sta avvenendo da parte di quelle famiglie - cinque nuclei sugli otto inizialmente previsti - che ne hanno effettivamente usufruito.
Alla luce della campagna di stampa gravemente denigratoria della mia persona e della cittadinanza di Montalto di Castro, ho ritenuto pertanto di incaricare i miei legali di valutare la ricorrenza di condotte penalmente rilevanti."

28 ottobre 2009

DALLA PARTE DELLE BAMBINE? NO MONTALTO STA DALLA PARTE DEGLI STUPRATORI




di Grazia Gaspari

Nel 2006 Sorelleditalia fu inaugurato con un post dal titolo: “Siamo tutte stuprate”. L’articolo si riferiva ad una sentenza della Corte di Cassazione che accogliendo il ricorso di un uomo che aveva violentato una ragazzina di 14 anni, aveva stabilito che in caso di non illibatezza della donna, lo stupro era meno grave.

Oggi di fronte ad una cittadina, Montalto di Castro (al confine tra Lazio e Toscana) che globalmente si schiera, sindaco in testa, accanto ad otto giovanissimi stupratori e condanna la vittima (15 anni all’epoca dei fatti), ci viene spontaneo gridare, ancora una volta, come donne, come madri, come sorelle: “Siamo tutte stuprate”.

Come è possibile che degli adolescenti si eccitino davanti ad una ragazzina che grida, che li respinge, che piange? Come è possibile che dei giovani uomini che un domani saranno dei professionisti, degli operatori sociali e magari dei tutori dell’ordine, non sentano repulsione perché colpiscono, anziché difendere, una creatura più debole, una donna? Come è possibile che un’intera comunità si schieri con i carnefici anzichè con la vittima? Fisicamente sono stati in otto, moralmente in diecimila. Ed è l’aspetto più disgustoso. Solo una donna ha avuto il coraggio di dichiarare davanti alle telecamere di Canale5: “sono solidale con la vittima” ."I genitori devono insegnare ai figli maschi a tenere abbottonati i pantaloni”! E per poco non veniva picchiata!

I fatti risalgono al 2007. La ragazzina fu violentata in una pineta per 3 ore di seguito al termine di una festicciola di compleanno. Siccome osò denunciare quei rampanti rampolli fu moralmente e socialmente lapidata, fisicamente espulsa dalla comunità. La colpa era sua, non era una ragazza seria, portava la minigonna. Eppure il suo curriculum scolastico era ottimo. Alle udienze del processo che è stato comunque rinviato al 2012, al termine della cosiddetta messa in prova concessa agli indagati dal Tribunale dei Minori di Roma, accanto alla madre, c’era solo la sua avvocatessa.

L’altra cosa ignobile è che un sindaco, nel caso specifico tale Salvatore Carai del PD, abbia difeso gli stupratori non solo a parole, ma anticipando la somma di 40 mila euro (prelevate dalle casse del comune) perchè fosse garantita la migliore difesa legale. E non c’è stato verso, non sono bastate nemmeno le parole della senatrice Anna Finocchiaro, collega di partito, da lui bollata: “una talebana del c….”

La provincia di Viterbo però ha dichiarato ieri di volersi costituire parte civile qualora il processo contro gli stupratori in erba dovesse riprendere. La decisione è stata un po’ forzata: c’è voluta l’aggressione alla troupe di Canale5 che conduceva a Montalto un reportage sulla vicenda e le minacce di “Telefono Rosa” di boicottare il turismo nella Tuscia.

Che brutta storia, che cattiveria! Viene in mente il profondo medioevo quando le donne venivano bruciate come streghe o sommariamente eliminate perché ritenute devianti dalla cultura collettiva. Possibile che la comunità di Montalto non si renda conto di quanto odiosa sia la sua posizione e di quanto ingiusta appaia agli occhi di qualsiasi persona ragionevole?

E’ ora davvero di cambiare mentalità e classe dirigente. Lara Cardella, autrice del best seller (oltre 2 milioni di copie vendute) “Volevo i pantaloni” di ispirazione autobiografica che descrive le vicende di una ragazza nella Sicilia maschilista di fine anni ottanta, ha fondato su Facebook il gruppo “Stupro di Montalto: scuse immediate e dimissioni del sindaco”. Sono già state raccolte oltre 5000 adesioni: portiamo anche la nostra.

E’ in corso anche un invio di firme alla pagina di Bersani per le dimissioni del sindaco di Montalto. Questo è l'indirizzo del gruppo cui aderire su Facebook

27 ottobre 2009

TRANS. ESCORT. SE EVA GOVERNA DA SEMPRE IL PISTOLINO DI ADAMO ....PUO' BEN GOVERNARE IL PISTOLINO DEL PAESE



di Iva Testa

Le donne capiscono, meglio degli uomini, le diversità sessuali.. perchè nel loro DNA è configurata una mappa più ampia di geni predisposti al desiderio erotico e perchè hanno più familiarità con la diversità..

Ma non è questo il punto. Il punto è capire che quando si ricopre un incarico istituzionale non si possono mischiare i livelli del privato e del politico..
Clinton è andato a casa per lo scandalo con una stagista che riceveva per rapporti intimi alla Casa Bianca..

Il premier non si è dimesso per le escort a palazzo Grazioli.. Marrazzo si è autosospeso dopo due giorni di menzogne..Il primo ministro usava la casa di Stato, Marrazzo usava la macchina di servizio...

Per le scelte private si agisce con riserbo..certo non si sommano vita pubblica e vita privata in una girandola scomposta.. Non c'è moralismo nel nostro giudizio..
pensiamo soltanto che il nostro paese non abbia bisogno di ricatti, menzogne, odori malsani che danneggiano in modo irreversibile la democrazia..

Pensiamo anche che le donne non agirebbero nello stesso modo se avessero il potere nelle loro mani..perchè essere portatrici, per natura, di vita, porta a rispettare quella degli altri, dei tanti cittadini oggi schifati e sconcertati dai comportamenti dei loro rappresentanti nelle istituzioni..

Chiediamo tregua, per tutti, per poter vivere con consapevolezza la giornata quotidiana, alle prese con i prezzi in salita, con gli asili che non ci sono per i nostri figli, con le scuole che non funzionano in modo adeguato.. E vogliamo contare di più, certe che faremmo non solo i nostri interessi ma quelli di tutta l'intera società di uomini, donne, bambini, anziani, diversi di ogni colore, razza e tendenza sessuale..

09 ottobre 2009

QUANDO LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, LE DONNE DIVENTANO PIU' UGUALI.



di Iva Testa

Cè grande euforia e grande tensione dopo l'illegittimità del Lodo Alfano sancita dall'Alta Corte..
Noi siamo state contente della sentenza della Corte Costituzionale perchè si è sancito uno dei primi principi della carta costituzionale:la legge è uguale per tutti..
Le donne guadagnano dall'imparzialità della legge..
Nei concorsi, perchè con regole trasparenti vincono per essere, da sempre, più brave; nelle aziende, dove sono più numerose degli uomini; nelle scuole, nelle università..laddove, insomma, possono sottrarsi al malaffare..
Il malaffare riguarda tutti, anche il primo ministro e le escort indagate..
i tribunali esistono perchè si confrontano accusa e difesa per arrivare ad un verdetto..
La Corte costituzionale, prima carica istituzionale della repubblica, dirime le questioni che sembrano confliggere con la magna cartha... così come con il lodo alfano...
E poi le donne amano le istituzioni perchè lì sono scritti anche i loro diritti..
e credono nella magistratura così come credono nelle leggi...
Borsellino, uomo di destra, ci ha dimostrato che i magistrati non hanno colore...
Vogliamo l'applicazione reale di quel diritto : la legge è uguale per tutti..
deve esserlo per gli uomi e donne, per gli anziani, per i bambini, per gli extracomunitari, per tutti quelli che, legalmente, vivono nel nostro territorio..
Berlusconi forse per le lentezze della macchina giudiziaria non si siederà neanche di fronte al Tribunale di Milano, ma almeno con un sospiro di sollievo sappiamo, che se lo chiameranno, dovrà andare...

04 ottobre 2009

LIBERTA' DI STAMPA. LA MIA PIAZZA DEL POPOLO




di Iva Testa

Cercherò di raccontare, da cronista quale sono, com'era la manifestazione del 3 ottobre..
Sono arrivata alle 14 di fronte al gazebo della FNSI, accompagnata da un'amica, vivace professionista...
Due chiacchiere con i colleghi, il colpo d'occhio di una piazza già quasi piena, con striscioni, palloncini, musica, stand, magliette..
Io ne ho indossata una nera con una scritta bianca: SIAMO TUTTI FARABUTTI....
Si, siamo giornalisti arrabbiati che difendono la loro libertà di parlare con il pubblico, attaccati giorno per giorno dal governo e dal suo primo ministro..
Prendo anche una bandiera e penso che sia utile un giro per capire meglio la piazza...
Di tutto..giornalisti col gazebo come repubblica, unità e manifesto, l'associazione articolo 21,la cgil forte di una bella delegazione di pensionati..pd, idv,rc la politica assisteva ma non è mai salita sul palco...
E poi tanta gente normale, senza magliette nè distintivi, giovani, uomini e tantissime donne..queste ultime di tutte le età..
Due anziane signore sedute per il gran caldo, mi hanno stretto il braccio con gli occhi velati di lacrime e mi hanno detto: resistete!
Si, resistiamo, abbiamo resistito anche in momenti peggiori di questo..
Quella piazza ha parlato chiaro..ha detto al premier che è inutile scatenare Minzolini perchè ha perso la battaglia primaria: quella della credibilità...
I cittadini e le cittadine vogliono sapere le vere cifre della crisi economica, cosa rispondere ai giovani disoccupati fino a 35 anni, quali sono le malattie per cui vaccinarsi davvero, quali sono le zone di sofferenza dell'Italia e del mondo..
E noi abbiamo il dovere d'informare correttamente, dopo aver verificato le fonti, dopo essere davvero sicuri che quello che si dice o scrive è vero..
Noi conosciamo il nostro mestiere, lo abbiamo imparato sui fatti, come la manifestazione del 3 ottobre..
Una splendida e onesta protesta, senza rancori ma con determinazione....
E' durata fino a sera..il traffico in tilt..tutti stanchissimi ... ma soddisfatti

LIBERTA' DI STAMPA. A PIAZZA DEL POPOLO HO VISTO TANTI GIOVANI E TANTI ANZIANI. LA FORZA DEL FUTURO E DEL VISSUTO




Ringraziamo per questo commento che Graziella Ghini ci ha voluto mandare e lo pubblichiamo con piacere

di Graziella Ghini

Ho visto una piazza del Popolo piena piena di persone che hanno voluto dimostrarvi il loro sostegno a dimostrazione che sono contro il bavaglio della libera informazione e per il diritto di una corretta informazione.

Ho visto partecipare tanti, tantissimi giovani, le nostre speranze ma anche alcuni ultra ottantenni venuti a protestare contro ciò che hanno già visto e che vogliono che non accada più, la forza del vissuto, e questo mi fa pensare ad una bella integrazione.

Poi è vero, tra i partecipanti c'era molta sinistra, e personalmente questo mi ha fatto molto piacere, ma anche molto preoccupare....... ed ancora di più pensare quanto fosse importante questa manifestazione.

Una manifestazione bella che però non riesce a togliere lo sgomento che provo per quanto è accaduto a Saviano e ai giornalisti che lui stesso ha nominato, ed altrettanto sgomento per quelle persone, non giornalisti come lui.

Ritengo fondamentale menzionare l'articolo 21 della nostra Costituzione, perchè è la legge che tutela ogni cittadino italiano ma vorrei ancora di più che fosse riconosciuto il diritto della libertà di pensiero e di espressione in quanto diritto di un individuo pensante di una società civile e non solo perchè lo dice la costituzione.

LIBERTA' DI STAMPA. "PAPI POSSIAMO LEGGERE TOPOLINO?"



di Grazia Gaspari

Hanno le mani sulle televisioni e sui giornali italiani. Usano i mezzi di informazione pubblica, quella pagata con i soldi degli italiani, come se fosse “cosa loro”! Senza pudore!
Ieri sera, il direttore del TG1 è apparso in tutto il fulgore della sua calvizie per urlare contro la manifestazione a favore di una stampa libera.
Non c’è limite all’indecenza! E’ questa la loro libertà: far fuoco contro chi non è dello stesso parere. Come il servo Littorio contro il direttore di Avvenire. Lo ha ucciso solo per aver osato criticare il suo padrone. O i baciapile di tutti i tempi e
di tutti i mezzi di informazione.



Il gigante urla perché ha paura. Il suo governo è dispotico e brutale…… e come Davide la cui mano fu guidata da Dio, così la gente per bene abbatterà il sopruso e l’indecenza. Lo striscione più bello alla manifestazione di piazza del Popolo lo portavano due bambini: “Papi possiamo leggere topolino?” lo hanno fatto con le loro mamme, forse crescendo manterranno la propria dignità!

03 ottobre 2009

C'E' ANCHE UNA FATINA DAI CAPELLI TURCHINI....LE METROPOLITANE RESTANO BLOCCATE IL RITORNO A CASA NON E' FACILE



di G.G.

C'E' GENTE OVUNQUE




di G.G.

TRA I PARLAMENTARI E NON DALLA PRESENZA DISCRETA C''E' ANCHE IL MIO AMICO VINCENZO VITA


di G.G.

CI SONO RIUSCITA. MI FANNO SALIRE ANCHE SUL PALCO PER UNA FOTO D'INSIEME.


di G.G.

CERCO DI ENTRARE NELL'AREA RISERVATA. DEVE PARLARE SAVIANO E I CONTROLLI SONO SEVERI.


di G.G.

I PIU' GIOVANI SI METTONO IL BAVAGLIO


di G.G.

GRAMSCI GUARDA DALL'ALTO: ODIO GLI INDIFFERENTI


di G.G.

I COLLEGHI DELL'UNITA'


di G.G.

SCORGO I COLLEGHI DI REPORT


di G.G.

VORREI ATTRAVERSARE LA PIAZZA MA E' UN'IMPRESA. E' TROPPO PICCOLA PER TUTTA LA GENTE CHE C'E'. SI SOFFOCA

IL MURO TORTO BLOCCATO

ARRIVO ALLE 15.30 LA PIAZZA E' GIA' GREMITA

di G.G.