26 marzo 2009

Maternità: un diritto biologico o culturale?




di Iva Testa

I numeri delle fredde statistiche si sono riscaldati di fronte alle percentuali, in Italia e nel mondo,del consistente numero di figli delle coppie gay.
Nel nostro paese il 17 per cento di coppie omosessuali ha uno o due bimbi in casa.
I bambini sono stati concepiti o con la fecondazione naturale o con quella artificiale.
Ma la vita di tutti giorni per i piccini è accanto a genitori dello stesso sesso.
Le loro reazioni, raccontate nei compiti di classe, sono serene. Sono racconti di bimbi felici che vivono con tranquillità la impossibile distinzione della figura genitoriale.
Molti psichiatri infantili sostengono la necessità della figura materna e paterna che formerebbero una personalità equilibrata. Gli stessi psichiatri, però, non si pronunciano di fronte alla straordinaria novità.
Certo è che i bambini sono accolti con amore, quello davvero necessario all'infanzia, e forse seguiti con più attenzione, proprio nella consapevolezza dell'anomalia...
Il Papa, per fortuna, ha taciuto di fronte alle statistiche, troppo occupato sull'uso del preservativo.
Che dire? Soltanto che il diritto alla maternità non è solo un diritto biologico, ma anche culturale. E allora in una società che si trasforma a ritmi vorticosi, accettiamo una realtà che appartiene a tutti gli esseri umani....