02 luglio 2007

UNA VINCENTE SCONFITTA




di Grazia Gaspari

Riprendo a scrivere il nostro Blog dopo l'ultimo post dedicato a Segolene Royal e alla sua per me certa vittoria alla presidenza della Francia. Ne ero così convinta che ho commesso l'errore di darla per sicura. Invece... nulla è mai certo....

Penso che la non vittoria di Segolene sia stata frutto di uno dei peccati capitali che dilaniano l'umanità: la gelosia. Infatti, ha perso la sua battaglia per 2 soli milioni di voti. 17 milioni di preferenze, contro i 19 milioni del suo avversario Nicolas Sarkozy. Al ballottaggio era partita da 9 milioni e mezzo contro gli 11 e mezzo di Sarkozy, ma in 15 giorni era riuscita a risalire fino a 17.

I suoi nemici non sono stati gli avversari politici, piuttosto il vertice del partito socialista che l'ha sostenuta solo di facciata e le donne “impegnate” del suo partito. Non dimentichiamo che alle primarie per la scelta del candidato all’Eliseo, ben 186 militanti, il quadro medio alto del partito, si schierarono contro definendola inadeguata. Eppure Segolene Royal aveva due lauree (scienze politiche e scienze economiche) ed era stata tre volte ministro (Ambiente, Famiglia e Istruzione).

Una gelosia strisciante diventa ben presto corrosiva.... si trasforma prima in non entusiasmo, poi in pettegolezzo che i media raccolgono e amplificano. Segolen poteva vincere..... a toglierle quei due milioni di voti è stato, secondo me, proprio l'eterno "Eva contro Eva" cui si è aggiunto per l'occasione, per mero interesse di bottega e non del paese, "Adamo contro Eva"....

Personalmente ammiro Segolene. E' una donna capace e di grande coraggio, bella ed elegante fuori e dentro e non la fermerà certo una prima vincente sconfitta.

1 commento:

Alex ha detto...

Ma sei veramente convinta che sia odio razziale/sessista? Lavoro in un ambiente dove le misure "artificiali" per equiparare i sue sessi sono talmente spudorate da essere quasi offensive per le donne. Essere un uomo è quasi un handicap. Sono convinto che in questa fase tali misure siano un male necessario, quindi le accetto - da uomo - di buon grado. Ma magari in una realtà più evoluta come la politica Francese si può già cominciare a accettare la sconfitta di una grande donna (quale penso lei sia), senza necessariamente chiamare in causa la discriminazione sessuale, no?