E' un po' di tempo che non aggiorno il Blog. Ho cambiato tipo di lavoro e la nuova dimensione operativa mi ha totalmente assorbito. Ora pero' mi sono liberata e sono tornata al nostro Blog. In compenso nemmeno voi, avete avuto particolari slanci letterari o ideativi!!!
Per questo, vi propongo una lettura che esula totalmente dalla nostra dimensione femminile. D'altronde dobbiamo cominciare a gettare il pensiero al di la' delle nostre gabbie mentali e culturali. Dobbiamo crescere.
Il web non e' solo una dimensione tecnologica, informatica, e' una dimensione dello spirito di oggi. Noi donne siamo restie, ma sbagliamo.
Segolene Royale ha chiamato il suo sito Desir d'Avenir. Vale per la Francia, se volete per l'intero pianeta..... vale soprattutto per noi donne..... perche' per difendere i nostri diritti.... abbiamo proprio bisogno di avvenire, di scienza, di nuove frontiere.
Cosi' ho deciso di pubblicare il resoconto di un giovane studente della facolta' di Scienza della comunicazione di Perugia che a Londra ha seguito la conferenza "The future of web application" e che ha pubblicato sul sito http://mediasenzamediatori.org con cui noi siamo collegate.
Si tratta di un avvenimento importantissimo di cui nessuno in Italia ha parlato!!!
di Simone Breccia
Londra, nel cuore di Kensington presso la Town Hall, in un auditorium gremito di gente, dove quasi la totalità dei partecipanti ha il proprio Mac sulle ginocchia e un età che si aggira intorno ai 30 anni, ha avuto inizio ieri la conferenza the future of web application.
Degli nterventi di cu mi occuperò sul sito della iniziativa potrete trovare il podcastng in mp3.Dopo le presentazioni di rito, si è iniziato subito con l'intervento di Mike Arrington di TechCrunch che ha parlato del futuro delle Web Company, esordiendo con una domanda chiara: "il 2006 è stato un anno sano per il web oppure è stato solo l'inizio della bolla speculativa 2.0"?Nel 2006, infatti si sono investiti in venture capital nel web 2.0 più di 600 milioni di dollari ed anche se per un terzo riguardavano YouTube e Facebook, la cifra è notevole. La risposta di Arrington è secca: "No il Web 2.0 non è una bolla speculativa ed il meglio per quanto riguarda le applicazioni web deve ancora venire".Lo speaker ha proseguito illustrando quelle che sono le caratteristiche delle future Start Up e Web Company di successo: "Avere una buona idea, inventare un mercato, distruggere un mercato e rimuovere le frizioni". Ha poi continuato facendo degli esempi di compagnie con modelli validi come MyBlogLog, Amie St., e 1800free411.
La regola che sembra universale è "avere passione per quello che si sta facendo e non pensare troppo al denaro", e, se non hai un blog il consiglio è quello di iniziare subito a farselo. Dopo uno spotlight di AOL è stata la volta di Tara Hunt, nota experta di marketing web del gruppo Horsepigcow che ci ha parlato di come costruire comunità on-line, specificando subito che "non si tratta di costruire comunità on-line , ma di promuoverle".Ha continuato il suo intervento inquadrando i 3 diversi livelli di comunità, lightweight, social processes (come Digg, Last.fm, Del.icio.us, Craiglist), collaborative information(Youtube, Flickr) e l'high end collaboration (Wikipedia, Lostpedia, Couchsurfing), descrivendo poi quelli che sono i punti fermi per la creazione di una comunità: "Il divertimento, mantenere il dialogo ad alti livelli, imparare ad abbracciare il caos,fornire piattaforme di facile utilizzo, non scordarsi mai che i membri di una comunità innanzitutto sono media creator, ascoltare gli utenti ed essere flessibili e giocare sul ruolo dei sentimenti".La raccomandazione finale della Hunt è stata: "ricordatevi che le comunità on-line sono come i party, nessuno si deve mai annoiare".
La regola che sembra universale è "avere passione per quello che si sta facendo e non pensare troppo al denaro", e, se non hai un blog il consiglio è quello di iniziare subito a farselo. Dopo uno spotlight di AOL è stata la volta di Tara Hunt, nota experta di marketing web del gruppo Horsepigcow che ci ha parlato di come costruire comunità on-line, specificando subito che "non si tratta di costruire comunità on-line , ma di promuoverle".Ha continuato il suo intervento inquadrando i 3 diversi livelli di comunità, lightweight, social processes (come Digg, Last.fm, Del.icio.us, Craiglist), collaborative information(Youtube, Flickr) e l'high end collaboration (Wikipedia, Lostpedia, Couchsurfing), descrivendo poi quelli che sono i punti fermi per la creazione di una comunità: "Il divertimento, mantenere il dialogo ad alti livelli, imparare ad abbracciare il caos,fornire piattaforme di facile utilizzo, non scordarsi mai che i membri di una comunità innanzitutto sono media creator, ascoltare gli utenti ed essere flessibili e giocare sul ruolo dei sentimenti".La raccomandazione finale della Hunt è stata: "ricordatevi che le comunità on-line sono come i party, nessuno si deve mai annoiare".
La conferenza è andata avanti con due interventi molto mirati uno di Simon Wardley di Zimki (piattaforma di sviluppo javascript basata sull'engine SpiderMonkey di Mozilla che permette di sviluppare rapidamente i servizi e le applicazioni complesse web)esilarante, farcita di anatre e Tony Blair e l'altra di Ben Holmes di Index (società che si occupa di venture capital) su come reperire fondi per la propria web company.
Durante il coffe break girando per gli stand sono riuscito ad accaparrarmi in anteprima una versione di Microsoft Expression Web. L'atmosfera della conferenza era molto rilassata e tutti erano molto disponibili a parlare, confrontarsi e scambiare una battuta in un clima veramente confidenziale.
Molto interessanti sono state le "Lezioni su come costruire la più grande piattaforma sociale di musica al mondo" di Matthew Ogle e Anil-Bawa-Cavia, inglesi, giovanissimi, creatori e sviluppatori di Last.fm, una Web community musicale che sta riscuotendo un successo strabiliante già da diversi mesi e che è partita da un progettouniversitario.Ogle e Cavia hanno spiegato come è nata l'idea di Last.fm: "…connettere la gente che ama la musica..",Da questa esigenza è nato il progetto Audioscrobbler che si è poi sviluppato in Last.fm, comunità dove è possibile ascoltare la propria musica o la playlist del sito, condividerla e soprattutto scoprirla allargando la cerchia dei propri contatti, tramite una comunicazione osmotica.
La parola d'ordine nell'ufficio di Old street, vicino Brick Lane è "Talk with your users".Ogle ha chiarito poi quali sono i progetti futuri di Last.fm: più investimenti, più musica, un ambiente più ricercato, una maggiore personalizzazione ma soprattutto una semplificazione dell'interfaccia utente per avere meno barriere per entrare nel sito".
Successivamente è stata la volta di Bradley Horowitz di Yahoo che ha parlto dell' interazione sociale in Flickr e dell'utilizzo delle Tag e si è soffermato sul nuovo servizio Pipes spiegandone il funzionamento.
Durante lo spotlight, Amit Kothari, ex studente dell'Università di Bath, ha presentato il suo progetto chiamato Quotations Book, ovvero un sito dove si possono trovare citazioni da libri in base alla parola cercata.A chiudere le fila della prima giornata di lavori è Kevin Rose di Digg.Scrollandosi adosso il semplice appellativo di aggregatore di notizie, Digg è diventato un vero e proprio fenomeno, essendo risultato il sito web di news più usato negli USA da un target giovane.Digg, ha detto Rose, si basa essenzialmente sugli utenti che propongono le notizie ed i collegamenti, che vengono poi classificati e proposti nella prima pagina del sito in base ad un sistema di graduatoria non gerarchica ma basata sulla valutazione degli utenti della comunità.
Durante l'aperitivo offerto da Adobe ho avuto l'occasione di parlare con Tj Kang di Thinkfree, che offre un servizio Office online senza bisogno di installare nulla sul proprio Pc il softeware e con il gruppo di Soocial.com, tutti giovanissimi, olandesi che propongono un sistema di contact managment veramente intelligente.
Finito l'aperitivo la serata è proseguita a South Kensington con Simon, fondatore di Social, Kevin di Digg e Mark della Deutsche telekom per il party organizzato dalla Carson systems.
1 commento:
ahi me!!! Gia da un anno non sono più uno studente....in compenso sto cercando lavoro.....grazie per aver pubblicato il mio resoconto...simone
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