30 gennaio 2009

Diritti civili:Il presidente Obama firma la legge sulla parità salariale



di Grazia Gaspari

La prima legge del presidente Barack Obama riguarda la parità salariale tra uomo e donna. La legge porta il nome di Lilly Ledbetter, ovvero il nome della lavoratrice che fece causa alla Goodyear dopo aver scoperto di essere stata discriminata per vent'anni rispetto ai colleghi maschi.

"Questa è una bella giornata...e lo è ancora di più perché questa è la vera prima legge che porta la mia firma" ha detto il neo presidente degli Stati Uniti. "Questa legge - ha poi aggiunto - rafforza uno dei principi fondanti della nostra Carta Costituzionale, e cioé che tutte le persone sono create uguali"

La firma della legge è stata a lungo e calorosamente applaudita dalle donne invitate per l'occasione alla Casa Bianca. Tra queste oltre a Lilly Ledbetter che è intervenuta per ringraziare Barack Obama "a nome di tutte le donne", Ilary Clinton, Nency Pelosi, Michele Obama.

In America, ma anche in Europa per non parlare dei paesi asiatici, le donne, a parità di mansione, ricevono il 23 per cento in meno dello stipendio rispetto ai loro colleghi maschi. La diseguaglianza salariale si presenta anche in forma più subdola in particolare nei lavori amministrativi e nelle professioni. Come? Non affidando alle donne incarichi superiori, ruoli dirigenti, benefit (ovvero premi ad personam, fuori busta, ecc.), le donne rimangono nel basso della piramide occupazionale e così nel basso della piramide retributiva.

Il presidente Obama ha spiegato che oltre ad un fatto di uguaglianza sociale, la legge sull’equiparazione salariale è una legge per il sostegno alla famiglia. Il costo della vita, dei servizi, della sanità, della benzina è uguale per tutti. Ma in tempi di crisi i costi incidono di più sulle famiglie a basso reddito o a monoreddito. Poiché sono ormai numerose le famiglie a basso reddito o monoreddito a guida femminile, togliere al salario o allo stipendio di una donna un 23, un 30 per cento, significa toglierlo oltre che alla donna, alla sua famiglia, mettendola così in seria difficoltà.

Ho sentito dire da Lucio Caracciolo direttore della rivista di geopolitica Limes che Barack Obama compie gesti banali (il riferimento era all’intervista alla tv araba) che risultano straordinari solo perché il suo predecessore era quel che era....

Sinceramente non capisco come si possa dire cose del genere. A ben guardare tutti i gesti sono il più delle volte semplici e banali….. anche la parità salariale sarebbe semplice, giusta, logica…. sostanzialmente banale, come mai non si applica?

Nella moderna Svizzera, ad esempio, « l’inégalité salariale entre les femmes et les hommes n’a que peu varié ces dernières années et se maintient obstinément aux environs de 20 pour cent. Concrètement, cela signifie que dans ce pays, une travailleuse gagne 14’500 francs de moins par année qu’un travailleur » recita un documento sindacale



Così, dopo mesi di silenzio e di pigrizia, Iva Testa ed io abbiamo deciso di tornare a scrivere sul nostro Blog. Ci ha sollecitato il semplice, banale gesto di Barak Obama sulla parità salariale. E pensare che è da anni che noi donne, noi giornaliste, lottiamo per la parità e le pari opportunità.

Perché non sono altrettanto banali i vertici Rai?

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