27 aprile 2010

IL PRIMO MAGGIO DELLE DONNE ....E NON SOLO




di Iva Testa

Due ricorrenze molto vicine ci ricordano l'Italia e l'importanza del lavoro..
Il primo maggio è un momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche nè tanto meno sociali per affermare i proprio diritti, per migliorare la propria condizione..

A chiedere le 8 ore di lavoro come limite legale all'attività lavorativa fu il Congresso dell'associazione internazionale dei lavoratori, a Ginevra nel 1866..
Furono molte le manifestazioni di protesta in tutto il mondo per ottenere quel diritto..

Lavoratori e lavoratrici furono picchiati nei cortei..

Pian piano l'orario di lavoro fu assicurato e tutelato..

Si mantenne il primo maggio come giorno di festa e di lotta..

E a seconda delle stagioni sono state e sono diverse le proteste..

Il primo maggio le lavoratrici e i lavoratori continuano a scendere in piazza. Quegli stessi lavoratori hanno festeggiato il 25 aprile, la festa della liberazione..
la rivolta armata, partigiana e popolare, contro le truppe di occupazione naziste e tedesche e contro i loro fiancheggiatori fascisti della repubblica sociale italiana,
donne e uomini di 60 anni fa, che si erano chiamati partigiani, si accinsero dal 26 aprile a ricostruire il proprio paese..

Tante donne , anche molto giovani, hanno scelto di essere partigiane e hanno lottato rischiando la vita..

Vorrei ricordare una donna importante per la nostra democrazia: Tina Anselmi..
A soli 17 anni era staffetta della brigata Cesare Battisti 44...

Abbiamo tutte e tutti il dovere di non disperdere questa straordinaria eredità..
Se ancora resistono le nostre istituzioni lo dobbiamo alle solide regole scritte dopo la dittatura fascista..

Se il lavoro è la condizione per essere persone socialmente inserite lo dobbiamo a chi ha lottato per i diritti..

Guardiamo indietro con riconoscenza e guadagnamoci questa Italia che resiste...

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