28 luglio 2010

MAI PIU' SU DI NOI CALZE OMSA. BOICOTTIAMO QUESTA IMPRESA CHE LICENZIA I LAVORATORI ITALIANI E VA IN SERBIA..




"A sorpresa, la storica azienda di collant Omsa apre un nuovo impianto in Serbia ma chiude in Italia. Come Fiat, Ducati, Benetton, Geox e tante altre (...)

La Omsa fa parte del gruppo Golden Lady, fondato nel 1967 da Nerino Grassi che ne è il presidente. Il gruppo commercializza anche i marchi SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, in Italia detiene il 50 per cento del mercato delle calze da donna, esporta il 55 per cento della propria produzione e distribuisce tramite distributori, filiali e 400 negozi monomarca Goldenpoint. Nel 2000 ha acquisito la statunitense Kayser-Roth con i marchi NoNonsense e Hue, quattro unità produttive, 1.500 dipendenti e il 18 per cento del mercato Usa delle calze da donna.

Ora il Gruppo - che conta oltre 5 mila dipendenti, fattura 540 milioni di euro e ha 16 stabilimenti - tramite la VaLy, da esso interamente controllata, ha inaugurato un’altra unità produttiva di 10 mila metri quadrati a Valjevo in Serbia, a 100 chilometri da Belgrado

La scelta di “fuggire” in Serbia, quindi, non è legata alle difficoltà di un gruppo che non fa profitti, tutt’altro. I profitti ci sono ma per i “padroni del vapore” sono sempre troppo pochi e spostare la produzione in Serbia significa guadagnare ancora di più sui costi del lavoro (inferiori ai nostri anche sul piano dei diritti sindacali) e grazie alla fiscalità di vantaggio che i governi locali assicurano alle imprese (...)

Dopo la Fiat, Dainese, Geox, Bialetti, Rossignol, Ducati, Energia, Benetton, Calzedonia, Stefanel, Telecom Italia, Wind, H3g, Vodafone, Sky Italia (solo per dirne alcune), prosegue la fuga delle multinazionali dall’Italia attraverso processi di delocalizzazione legati a strategie logistiche e di risparmio più che di investimento con gravi ripercussioni per il nostro Paese. Se guardiamo le cifre legate alla disoccupazione da marzo 2009 a marzo 2010 il numero di occupati è diminuito di 367 mila unità mentre la disoccupazione giovanile si è attestata sul 30%" (il seguito dell'articolo di Giuliano Rosciarelli potete leggerlo su Terra news

Queste imprese sono imprese che , nel tempo, hanno acquisito finanziamenti statali e aiuti dall'Inps (cassa integrazione e mobilità). Dal momento che sono soldi dei contribuenti e dei cittadini italiani, le aziende che vogliono andare all'estero devono restituire i denari pubblici fruiti. Così fece la Thacher, a suo tempo, per limitare l'uscita dal paese delle aziende.

In Italia si usa la crisi per togliere qualsiasi diritto al lavoratore. Un modo per baipassare i sindacati (che si sono ammosciati), contratti sindacali, lo statuto dei lavoratori e nella fattispecie l'art. 18 che regolamneta i licenziamenti.

Vogliono personale a tempo determinato e sottopagato... naturalmente vogliono anche vendere.

Questo modo di operare si riperquoterà su tutta l'imprenditoria, c'è già chi ne sta seguendo le orme...

A breve il potere d'acquisto degli italiano sarà ancora più basso e si limiteranno ancora di più gli acquisti, ovviamente aumentando l'effetto crisi.

IL GOVERNO DEVE IMPEDIRE A QUESTE IMPRESE DI LASCIARE IL PAESE A MENO CHE NON GARANTISCANO IL REDDITTO DEI SUOI LAVORATORI!

NOI INTANTO BOICOTTIAMO QUESTI CAIMANI E NON COMPRIAMO PIU' I LORO PRODOTTI!!!

AIUTIAMO COSI' I LAVORATORI E IL NOSTRO PAESE!!!

NON FAVORIAMO LA CRIS
I

1 commento:

iva testa ha detto...

la serbia ha dato gli incentivi a fiat che delocalizza perchè è stritolata dalla globalizzazione. omsa segue il percorso delle aziende che non riescono a far quadrare i conti in italia e cercano i paesi dove un operaio costa 400.00 euro.