11 maggio 2006

QUALE VIOLENZA.....QUANTA VIOLENZA SULLE DONNE



Dalla prostituzione alle percosse. Le tipologie di violenze perpetuate ai danni delle donne in ambito familiare sono innumerevoli. Stando al rapporto Unicef, le più diffuse sono:

Aborti selettivi. Nascere donna, per molte, è un marchio. Per altre non è nemmeno una possibilità. Un caso esemplare di questo fenomeno è la Cina. Il 12 per cento delle gravidanze che avrebbero comportato la nascita di una femmina, sono state interrotte. In India si contano indicativamente 10 mila casi di infanticidio femminile all'anno. Questo fenomeno ha portato a quello che è stato chiamato il "missing million". Ossia i milioni di donne che semplicemente non esistono. E sono tanti, ammontano circa a 60 milioni.

Abuso sessuale delle adolescenti. L'incesto è uno tra i più frequenti casi di violenza ai danni delle giovani donne. E' un fenomeno che non conosce confini. Secondo le analisi, tra il 40 e il 60 per cento dei casi di incesto, le vittime non hanno ancora raggiunto i 15 anni di età.

Prostituzione forzata. Anche il fenomeno della prostituzione forzata è diffuso ampiamente in molte aree del mondo. Paesi come il Senegal e la Nigeria si contraddistinguono per la pratica comune di inviare in Medio Oriente decine di migliaia di ragazzine destinate ai bordelli locali. In Sudafrica, come in Nepal, la prostituzione delle figlie è considerata una fonte di guadagno per la famiglia. In India è pratica comune "donare" le giovani donne a predicatori al fine di "servire il tempio".

Mutilazioni sessuali. E' stato calcolato che 130 milioni di donne nel mondo hanno subito l'orrenda pratica della mutilazione sessuale. L'infibulazione è un fenomeno tipico delle nazioni africane. E' ancora presente in 28 paesi e in molte comunità emigrate nei paesi occidentali. Annualmente, pare che circa due milioni di ragazzine poco più che bambine subiscano questa pratica. Le conseguenze sono: possibile morte, rischio di infertilità e sicuri traumi psicologici.
Matrimoni forzati. Il fenomeno del matrimonio forzato riguarda milioni di adolescenti. I limiti legali per essere dichiarata in età da matrimonio, sono spesso molto più bassi rispetto a quelli dei maschi.

Suicidi indotti. Non sono infrequenti i casi di suicidio forzato ai danni di donne anziane rimaste vedove. Le motivazioni? Economiche.

Deturpazioni con acido solforico. L'acido solforico è un'economica arma utilizzata per sfigurare e, a volte, uccidere una donna. E' una pratica frequente in Bangladesh, dove si registrano circa 200 casi all'anno. Le motivazioni che spingono un uomo ad adottare questo mezzo sono infinite: dal rifiuto di un corteggiamento, alla vendetta, al semplice desiderio di sottomettere un essere umano.

Percosse e violenze coniugali. Un fenomeno che non ha confini. Il 37 per cento delle donne che, negli Stati Uniti, si sono rivolte presso centri medici in seguito a una violenza, hanno dichiarato di essere state vittime dell'attuale o dell'ex partner. In Canada, il 29 per cento delle donne dichiara di essere stata picchiata almeno una volta dal coniuge.

Rischio Aids. Spesso, durante i rapporti sessuali, la donna non ha il permesso di richiedere l'utilizzo del preservativo al fine di tutelarsi. Il risultato sono circa 14 milioni di donne che hanno contratto il virus. E' incredibile poi la credenza in alcune regioni del Kenya e del Ghana, dove si pensa che un uomo affetto da Aids possa purificarsi se ha un rapporto con una vergine. Capita quindi che, al fine di liberarsi dalla malattia, non solo si ricorra alla violenza ai danni di bambine, ma si contribuisce alla diffusione del virus.

Stupro coniugale. Solo quindici nazioni nel mondo hanno iniziato a legiferare contro i casi di stupro coniugale. E' un fenomeno diffusissimo ovunque nel mondo e, spesso, non viene considerato tale. La costante condizione di sottomissione e di "appartenenza" al marito, fa sì che la donna non si ribelli nè consideri l'atto sessuale, fatto contro la sua volontà, come uno stupro.

Abusi psicologici. Anche questo é un fenomeno estremamente diffuso in moltissime nazioni. Consiste sostanzialmente negli atteggiamenti di intimidazione e di persecuzione del marito ai danni della donna al fine di creare dipendenza, isolamento, sottomissione.

Omicidi per "onore". Nelle nazioni come il Bangladesh, l'Egitto, la Giordania, il Libano, il Pakistan, accade che le donne vengano uccise per mantenere l'onore della famiglia. nel 1997 più di 300 donne sono state vittime di un fidanzamento sbagliato, di un caso di adulterio, di mancanza di verginità.

Omicidi per "dote". Sono oltre 5 mila le donne che, annualmente, vengono uccise perché la famiglia acquisita non ha rispettato i patti per il pagamento della dote.

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