09 febbraio 2009

IL CALVARIO DI ELUANA, L'ABUSO DEI MEDIA E LE STANGATE ISTITUZIONALI DELLA POLITICA



di Iva Testa

La vita e la morte non sono categorie dello spirito ma eventi della realtà terrena. Eluana, secondo il parere di molti medici, è morta 17 anni fa entrando in un coma vegetativo. Il padre decide di interrompere l'alimentazione artificiale e di porre finalmente la parola fine a questo lunghissimo calvario.

Questi i fatti. Ma su questi, apparentemente semplici fatti, si scatena una campagna mediatica senza precedenti. Il boccone è ghiotto, arriva dritto nel cuore della gente e allora va sfruttato. Senza riflessione, senza chiedersi se sia lecito informare in modo così massiccio l'opinione pubblica.

Non è la prima volta che i media abusano dei soggetti deboli, ma questa è una volta speciale perchè muove la Chiesa e la politica. La prima nega la libera scelta del padre, la seconda si associa con forza al clero colpendo con stangate pesanti le istituzioni.

Il padre di Eluana ha supplicato i media di tacere. Invano. TG, radio e giornali non parlano d'altro. Cosa si può fare? Le mobilitazioni contro la prossima legge sono giuste, è altrettanto importante parlarne nei blog, ma bisognerebbe costringere tutti i media a rispettare il codice deontologico che esiste da tempo.

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