26 aprile 2009

Stalle, stelle e stallone.La via italiana a Strasburgo




di Grazia Gaspari

«Meglio Angela Sozio che Gustavo Zagrebelsky» ha scritto il 24 aprile scorso "Il Foglio" che si schiera apertamente con la decisione del Cavaliere di mettere in lista per le elezioni Europee un gruppo di giovani donne tra cui attrici, ex troniste, veline, ecc. ecc. Angela Sozio, la "rossa" del Grande Fratello va forte. A suo vantaggio mette in campo un paio di belle tette e conturbanti riccioli ramati. Le immagini illustrano al meglio le sue evidenti qualità.
Gustavo Zagrebelsky, oltre ad un nome difficile, è solo un costituzionalista, ha scritto molti libri, ha una lunga carriera in magistratura. Non ha certo dalla sua la giovinezza, bicipiti scolpiti dal culturismo, uno sguardo ammaliante. Insomma è un poveraccio. Come è noto, a Strasburgo, cosa si fa se non intrecciare relazioni?

Tra le potenziali eurodeputate ci sono anche: Eleonora Giaggioli che ha recitato nientemeno che nella terza edizione della fiction Elisa di Rivombrosa e che punta a diventare ministro o avvocato matrimonialista. Camilla Ferranti, ex tronista, ha interpretato una parte in Incantesimo, decima edizione, i particolari nel suo blog blog. Barbara Matera, nel 2000 concorrente dell´edizione pugliese di Miss Italia, poi annunciatrice per RaiUno dal 2003 al 2007 e attrice in alcune fiction. Ancora, Emanuela Romano, presidente dell'associazione «Silvio ci manchi» e da sempre supporter del premier. Capelli neri, bellezza mediterranea come quella delle gemelle Eleonora e Imma De Vivo, un passaggio in televisione all'Isola dei famosi e ammiccanti scatti fotografici per Eva Tremila. Infine, Antonia Ruggiero, avellinese e unica ad avere una militanza politica nella Nuova Dc..

Tutte queste belle fanciulle sono state mandate a seguire un corso accelerato di formazione politica nella sede del Pdl in via dell´Umiltà. Insegnanti: il ministro degli Esteri Franco Frattini, il vice presidente dell´Europarlamento Mario Mauro e il ministro Brunetta, che ha fatto notare alla Bignardi durante la trasmissione "Era Glaciale" che quelle figliole avevano quantomeno seguito un corso e per di più di livello universitario.

Se vogliamo essere buoni diciamo che siamo a Caligola. Altrimenti lascio alle immagini a cosa siamo. Ho trovato la stessa opinione sul Blog Banco della Tonnina. Il parere è più crudo, ma forse più efficace.

Non sfugge al cavallo in parlamento, seppure in forma diversa, nemmeno il PD. A suo tempo su proposta di Walter Veltroni fu candidata Marianna Madia, che nel discorso di insediamento disse: “porto la mia inesperienza politica in parlamento”.

Io mi domando e dico, anzi prima dico e poi mi domando: Ma cos’è il parlamento europeo?O più in generale il parlamento? Delle due l’una. Le candidate sono delle “pedine pappagallo” che ripetono e fanno solo quello che dice Silvio Berlusconi o siamo all'avanspettacolo! E’ orripilante!!!

Oltre alla beffa, poi, lo scorno: dopo anni e anni di battaglie del movimento delle donne, questi bonzi maschilisti che ti fanno? Usano la battaglia per l’uguaglianza e ti rifilano delle TETTE quale orizzonte di avanzamento e di progresso. Naturalmente si son ben guardati dal proporre, ad esempio, la parità salariale tra uomo e donna, provvedimento messo in essere da Obama il primo giorno da Presidente.

Ci troviamo di fronte ad un imbarbarimento potente e profondo. Non si tratta di non candidare persone dello spettacolo - è necessario rappresentare tutta la società italiana - ma qui si passa con estrema disinvoltura da Striscia la notizia, ai tronisti di Maria de Filippi, ai mezzibusti in generale. La chiamano “democrazia televisiva”, in realtà siamo ai cavalli in parlamento. Non sono puritana, ma è accettabile che i nostri futuri parlamentari o euro-parlamentari passino prima dai salotti dei press agent, poi dalle trasmissioni televisive, quindi da altri ameni luoghi d’incontro? E la preparazione, la competenza, il merito? “Vogliamo facce nuove” ha detto il premier! Si potrebbe aggiungere: da che pulpito viene la predica.

Si favoleggia che Napoleone III chiedesse a Cavour quale condizione indispensabile per scendere a fianco dell’Italia, la creazione di postriboli per le truppe, accanto agli accampamenti.

Con il nuovo Cavour, fossimo andati oltre?

Le associazioni femminili, i movimenti delle donne, dovrebbero prendere le distanze. Sono queste le battaglie di uguaglianza e di democrazia che meritano di essere combattute, altrimenti il resto sarà noia, solamente noia.

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