04 agosto 2009

LA MIA CASA: UN BORDELLO



di Grazia Gaspari

“Si abbassa sempre di più l'età delle baby-prostitute. La denuncia arriva dalla Cambogia, dove lo scorso mese in un bordello è stata trovata una piccola di soli 4 anni. A portare avanti la campagna a tutela delle più giovani è la cambogiana Somaly Mam, ex-prostituta e ideatrice dell'omonima fondazione che si batte contro l'industria della prostituzione, che ogni anno conta un giro d'affari di 12 miliardi di dollari” (da Corrieredellasera.it)
Fa orrore!!! La notizia? Sì, ma oltre alla notizia, il modo di descriverla. Come si può parlare di un argomento così ripugnante come la violazione di un corpo infantile con “Si abbassa sempre di più l’età delle baby prostitute”? E già perché il problema non è il sopruso, la violenza, il crimine, ma l’abbassamento dell’età del soggetto vittima di tale sopraffazione. Aspetto odioso davvero, ma effetto, non causa.
Peccato che non ci si domandi di fronte a tali eventi se per caso non si stia abbassando anche il nostro livello mentale, il nostro buon gusto, il nostro senso morale. Nessuna delle belle firme del grande giornale italiano si è sentita di scrivere se non un editoriale, un commento. Non frega.
Non frega che nel mondo ogni anno due milioni di donne e bambini vengano avviati alla prostituzione. Non frega che i bordelli siano i nuovi asili d’infanzia. Non frega il perché una madre sia costretta a vendere una figlia. Non frega la schiavitù, lo sfruttamento dei bambini, men che meno quello delle donne. Non frega la speculazione, i sordidi affari. Non frega nemmeno che ci si schifi di questi obbrobri!
Frega molto però del controllo delle nascite. Guai alla pillola abortiva, è immorale dicono i cosiddetti difensori della vita, se poi chi nasce vive come un aborto, non frega appunto!

Se qualcuno vuol fare una piccola donazione all'associazione che si occupa di queste bambine può andare al sito: www.somaly.org/

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