29 novembre 2009

BASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTABASTA



di Grazia Gaspari e Iva Testa

La parola dominante, scritta sugli striscioni e sui corpi è stata "basta" !
Siamo scese in piazza ancora una volta contro la violenza sessuale.
Non si contano più le manifestazioni contro lo stupro compiuto contro di noi a tutte le età.

In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo l'Istat sono 6 milioni 743 mila.

Tre milioni di donne hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata.

Mogli e fidanzate le più massacrate: 8 donne su 10 picchiate, ustionate o minacciate con armi.

Un milione di donne ha subito uno stupro o un tentato stupro.

A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato.

Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. I violentatori sono sconosciuti una volta su quattro, ma anche parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti.

A Roma, in diecimila, giovani, lavoratrici, esponenti storiche del femminismo, hanno manifestato per dire basta.. Basta anche ad una cultura e una filosofia dell'uomo dominante, padrone del corpo di una donna, fidanzata o moglie o semplicemente donna che che si incontra. Non c'è una casistica, ma anche le prostitute vengono violentate.




Le cifre sono dunque drammatiche, ma le donne oggi denunciano con più coraggio la violazione dei loro diritti. Le pene però sono lievi.. Siamo uno dei paesi europei più tolleranti nei confronti di chi usa violenza ..



La manifestazione di Roma è partita con un appello su Internet, sul sito www.torniamoinpiazza.it in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una manifestazione apartitica per evitare strumentalizzazioni o polemiche. Una manifestazione anche per chiedere il rispetto delle scelte delle donne, rispetto alla Ru486. "L'obbligatorietà dell'ospedalizzazione è una schedatura", spiegano mentre si distribuiscono volantini.

Cosa possiamo fare per difenderci un pò di più?
Abbiamo molte case di accoglienza per le donne violentate, abbiamo costruito un fronte compatto contro questo reato in modo trasversale anche in Parlamento.
Purtroppo, la violenza sessuale è un rito arcaico, un male antico alimentato da una cultura "fallocentrica" e maschilista...(ad esempio in tribunale gli stupratori godono sempre di una certa clemenza, il caso di Montalto di Castro insegna)
Ci colpirà ancora..Dobbiamo resistere, non stancarci di denunciarla in piazza e in ogni luogo sia utile. Chiediamo pene adeguate per gli stupratori..
Leggi più severe potrebbero essere, almeno, un deterrente..



Il presidente della Repubblica, Giorgio napoletano, l'ha definita "emergenza mondiale" e ha sollecitato "interventi idonei" per contrastarla anche se molto resta da fare "per sradicare una concezione della donna come oggetto di cui ci si può anche appropriare" ...ed è triste dover ricordare che anche in Italia, nonostante la recente introduzione di norme opportunamente più severe, i casi di violenza, i soprusi e le intimidazioni sono in aumento".
Napolitano ha richiamato interventi di tipo repressivo ma anche "azioni concrete per diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona e si opponga a volgari visioni di stampo meramente consumistico spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicità".

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