01 novembre 2009

DONNE PER LA PACE. Un concerto di Soeur Marie Keyrouz, la Callas libanese, a Roma



di Grazia Gaspari
Oggi nessuna critica, nessuna invettiva, nessuna ironia. Voglio parlarvi di una iniziativa molto bella, tutta al femminile, che si terrà a Roma il 9 dicembre prossimo. Si tratta del concerto di Soeur Marie Keyrouz dal titolo Donne per la Pace. E’ stato organizzato dall’Associazione Athenaeum Nae, con cui collaboro da anni e il ricavato andrà a la “Casa di Giorgia”, un centro, nato nel 1999 per iniziativa di una coppia di volontari del Centro Astalli e che ospita donne rifugiate alcune volte anche con i loro bambini.

Innanzitutto perché “Donne per la Pace”. Primo perché la parola pace è donna. Non solo e non a caso si declina al femminile, ma da sempre è un tratto distintivo dell’essere umano femminile. Sarà perché dando la vita è consapevole di quanto sia preziosa e di quanto vada difesa. Sarà perché essendo più debole diventa spesso vittima di violenza ad ogni latitudine e longitudine del pianeta. Sarà perché ha un’anima morbida, sta di fatto che si può dire, senza troppe forzature, che Pace è Donna.
E “Donne per la Pace” è appunto il titolo e il tema del concerto del 9 dicembre all’Auditorium di Via della Conciliazione a Roma.
Come anticipavo, canterà Soeur Marie Keyrouz la religiosa dalla voce angelica conosciuta in tutto il mondo per le sue doti canore e musicali e per il suo impegno ecumenico. Sarà accompagnata dall'Ensemble de la Paix, composto da musicisti e coristi di religioni diverse (cristiani, ebrei e musulmani) e di differenti nazionalità.
“Quando canto prego due volte” - ama infatti dire Soeur Marie – “il canto è l’unica occasione per comunicare una verità che altrimenti sarebbe impossibile cogliere”.
Alla preghiera Soeur Marie affianca l’azione essendo “fermamente convita che l'ignoranza e la povertà siano alla base delle tensioni sociali e delle guerre”. Così, con i proventi della sua attività artistica, sostiene attraverso la sua congregazione, un programma di scolarizzazione per bambini in diverse parti del mondo, rivolto soprattutto alle piccole vittime della guerra, che con grande amore chiama "mes orphelins".
Il concerto che ha ricevuto il patronage della Presidenza della Repubblica, della Provincia e del Comune di Roma, è organizzato dall’Associazione Athenaeun Nae, che ormai da anni si batte per il rispetto e la difesa dei diritti fondamentali della persona, e in particolare della donna e che devolverà i proventi del Concerto a favore del Centro Casa di Giorgia, un’ iniziativa del Centro Astalli per le donne rifugiate.

Il Concerto. Il titolo: “Salmi e Cantici d’Oriente” ci da un’idea dei luoghi musicali nei quali Soeur Marie, libanese d’origine, maronita cattolica di famiglia, bizantina melkita di congregazione, si intratterrà. Il repertorio include tuttavia anche le musiche antiche d’Occidente (ambrosiana, milanese e gregoriana) e il repertorio lirico sacro classico (Bach, Haendel, Mozart).

Pamela Villoresi, attrice, leggerà brani tratti dagli scritti di tre donne particolari che hanno espresso la loro sensibilità e levatezza spirituale all’interno delle tre grandi religioni monoteiste: Ebraimo, Cristianesimo e Islam e che sono:

Etty Hillesum. Il suo Diario è la testimonianza di una donna di 27 anni, che tra il 1941 e il ’42, in un’Olanda sconvolta dalla guerra, vive quel periodo come una catarsi, e passa dalla paura all’accettazione della sofferenza, maturando una profonda sensibilità religiosa. Nel ‘42 cominciano le deportazioni degli ebrei olandesi. Etty non si sottrae al destino del suo popolo, e finché può, usa tutta la sua forza d’animo per esser di aiuto agli altri. Il 7 settembre 1943, assieme alla sua famiglia, viene deportata ad Auschwitz. Dal treno, prima di partire, getta una cartolina, che verrà poi raccolta, in cui è scritto: “Abbiamo lasciato il campo cantando”.
Madre Teresa di Calcutta. Tutti la ricordano per il suo inesauribile impegno verso i poveri e i sofferenti, ma pochi conoscono la complessità della sua vita interiore, divisa fra momenti di gioia e di fede perfetta e momenti di oscurità e di assenza di Dio. Padre Brian Kolodiejchuk scrive di lei: “La vita di Madre Teresa mostra come la santità possa essere raggiunta attraverso mezzi molto semplici. Iniziando con l’amare chi non è amato, chi non è voluto, le persone sole più vicine a noi...” Nel 1979 ottiene il Nobel per la Pace.
Malek Jân Ne’mati. Conosciuta anche come Hazrate Sheykh nasce in un villaggio del Kurdistan iraniano. Figlia di un grande mistico, riceve fin da piccola un’educazione classica, caso assai raro all’epoca per una donna. A 14 anni viene colpita da una malattia che la rende progressivamente cieca. Ciò nonostante, continua a coltivare il suo amore per la conoscenza e a vivere in modo indipendente, proseguendo in un lavoro di ricerca spirituale grazie anche al fratello maggiore: Ostad Elahi. Al contempo, la sua casa è aperta a tutti, distribuisce cibo ai bisognosi, accoglie chi accorre da lei per un consiglio, o per discutere un problema. Aiuta soprattutto le donne, delle quali ha sempre difeso strenuamente i diritti. La sua santità si può riassumere nel suo amore per gli altri e per Dio. Malek Jan muore a Parigi il 15 luglio del 1993.

Il costo dei biglietti è di 50 euro per le poltronissime e primo settore + 3 euro di prevendita, 30 euro secondo settore poltrone +2 euro di prevendita. Infine 20 euro per la galleria + 2 euro di prevendita.

Possono essere acquistati:
presso l'Auditorium della Conciliazione dalle 12 alle 18 lun.-ven (Tel. 899 500055)
Altrimenti sono disponibili nei punti vendita di green ticket i cui punti terminali sono:
Bar Tabacchi di Paolo Mariucci, Via Monchiero, 8 - Tel. 06 61564961
Biglietto Comodo (solo vendita telefonica), Via Antonio Cantore, 17 - Tel. 06 20382934
Box Office Star Music, Via Baldo degli Ubaldi, 47 - Tel. 06 37500375
Circolo degli Artisti, Via Casilina Vecchia, 42
Inoltre possono essere acquistati anche tramite il sito internet www.greenticket.it oppure presso la stessa Associazione Athenaeum Nae, via Morosini 16 , Tl 06.58.12.049 info@athenaeumnae.com – www.athenaeumnae.com
Su Facebook
si possono leggere gli ultimi aggiornamenti sull’evento.

Nessun commento: