20 gennaio 2010

FERRARA: "DETESTO EMMA BONINO SPERIAMO CHE PERDA LE ELEZIONI" MA I SONDAGGI GLI DANNO TORTO!




di Grazia Gaspari

Ho pubblicato su www.agoravox.it questo articolo che riporto su Sorelleditalia. Nei prossimi giorni parleremo anche di Renata Polverini. Ognuna di noi ha le proprie idee politiche e fa le proprie scelte. Noi come giornaliste cerchiamo solo di essere dalla parte delle donne, in particolare di quelle che lo meritano.

Bonino - Polverini. Battaglia tutta al femminile per la poltrona di governatore del Lazio. La campagna elettorale non è ancora aperta e già rotea la durlindana. E chi la fa roteare se non il più medioevale e furioso commentatore politico Giuliano Ferrara? Non so se sia giusto definirlo ancora commentatore, sarebbe meglio denigratore, sta di fatto che è sempre, troppo fuori misura. Ma la Bonino è ben piazzata nei sondaggi.
Ecco cosa scrive sul Foglio: “Detesto Emma Bonino, spero che perda le elezioni. E’ una intollerante, un’abortista sfegatata e una militante del torto negatore travestita da libertaria, una innamorata di sé dall’insopportabile accento vittimista, una cercatrice di cariche meticolosa e fatua, la complice non candida, ma molto candidata, del peggior Pannella, una pallona gonfiata come poche, un ufficio stampa ambulante, un disastro di donna en colère e di personalità pubblica. Aggiungo che un partito il quale accetta di candidare una simile prepotente dopo essersi sentito dire sprezzantemente: “Io corro, se venite anche voi, bene, sennò ciccia”, è un partito di dementi. Chiaro?”
Ed ecco cosa afferma a proposito del Segretario del partito dei dementi: “Bersani non ci sa fare. E’ proprio una cara persona, e molto competente in fatto di piastrelle e distretti e amministrazione locale, ma come segretario di partito non ci sa fare. Lo dimostra tra le altre cose l’orripilante, umiliante caso Bonino. D’altra parte nella sua lunga storia e tradizione politica, il Pci non aveva mai dato il potere di decisione politica agli emiliani, gente seria e operosa, capace di costruire modelli sociali e fare quattrini, ma inetti nella manovra, nella guerra, nella comunicazione politica”.

Eppure il Segretario del partito dei dementi questa volta, potrebbe portare a casa un risultato insperato. Infatti, stando ai primi sondaggi siamo a un testa a testa. L’istituto Crespo sostiene che il 49,5% degli intervistati ha scelto Emma Bonino, il 48,5% Renata Polverini, l’1,2% Roberto Fiore, lo 0,8% Michele Baldi. Il 28,4% del campione si è detto ancora indeciso.

Per un altro sondaggio realizzato da Affaritaliani.it, in vantaggio è la Polverini con il 51% delle preferenze, contro il 48% che opta per la Bonino. Secondo quest’ultima rilevazione, che analizza anche l’andamento dei singoli partiti, scende il Pdl rispetto alle Europee, l’Udc invece cresce.

Emma Bonino appare dunque ben messa, una posizione su cui nessuno avrebbe scommesso. E sembra proprio che il consenso salga in proporzione agli attacchi che le vengono rivolti. I maggiori provengono dall’area cattolica.

Avvenire, in un editoriale di Francesco D`Agostino, polemizza con Franco Marini che aveva invitato i cattolici del Pd a sostenere la Bonino, e si conclude con: “Questioni come la legalizzazione degli stupefacenti, la difesa del matrimonio e della famiglia, la tutela della vita (della vita prenatale, della vita in provetta, dei malati) marcano l`inconciliabilità tra il mondo radicale e il modo personalistico di pensare i diritti”.

Attorno ad Avvenire un coro di politici. L’ex Popolare del Pd Renzo Lusetti: “Scegliere la Bonino è un suicidio politico il suo nome fa fuggire l`elettorato cattolico”. “Se la Bonino vince me ne vado dal Pd”, aggiunge Paola Binetti, la teodem di via del Nazareno. “Sono un grande ammiratore di Emma Bonino. E` molto brava, molto preparata. Ma devo anche dire che per perdere, la sua candidatura va benissimo” è stato invece il de profundis del liberal ex Dc, Enzo Carra.
Eppure Bersani ha esortato a guardare ad Emma Bonino come ad “una fuoriclasse (...) fuori da quegli stereotipi con cui viene sistematicamente attaccata dagli avversari politici: anticlericale, laicista, abortista, femminista”, ma i cattolici hanno gli occhi bendati. Non conoscono più nemmeno la loro gente. Ricordiamoci del caso Englaro, durante i momenti più terribili della storia di Eluana, l’80 per cento degli italiani era schierata dalla parte di Peppino Englaro. Il voler vietare per legge e non per coscienza è un pensiero medioevale e la gente non è d’accordo.

Ferrara è il portabandiera di questa visione oltranzista e totalitaria e in ciò non è assolutamente distante dal pensiero, ad esempio, degli integralisti religiosi iraniani. Dio non è legge, è scelta!

Un amico che scrive anche per Agoravox e con cui si parla spesso nel nostro club di Facebook, Filippo Cusumano, ha provato a scrivere un’invettiva a Ferrara alla maniera di Ferrara, ecco come suona: “Detesto Ferrara, ho goduto quando ha perso le elezioni. E’ un intollerante, un antiabortista retrivo e acrimonioso e un aficionado delle ribalderie travestite da argomentazioni dialettiche, un innamorato di sé, il complice non ignaro dei peggiori politici che questo paese abbia mai avuto, un disastro di uomo, un contrabbandiere di paradossi nefasti mascherati da provocazioni pseudo Intelligenti”.

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