Seguendo il ragionamento del post precedente, prendiamo il passo dei frutti e dell'albero tratto dal Vangelo di Matteo: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere".
Siccome siamo tutti un po' santi e un po' profeti, ecco allora la storia assurda di Angelo Frammartino. Ecco ciò che ha seminato questo ragazzo. Ci sono molti Blog in rete, io ho raccolto solo qualche frammento
Una possibilità già c’è: la NON-VIOLENZA.
di Angelo Frammartino
Pratica alta del confronto, un qualcosa d’opposto alla passività e alla rassegnazione, valorizzazione del diverso, sorella-gemella del dialogo attento ed interessato…..In primo luogo nell’aspetto comunicativo, bandendo registri linguistici che rimandino a campi semantici di tipo militarizzante (ex: nemici, schieramento, battaglie,..), e poi in quello delle nostre relazioni quotidiane, con ci sta accanto ma non conosciamo. Liberiamoci dalle contaminazioni delle violente brutture che diventano parte di noi.
Compagne/i, è vero o no che un nostro limite è la grande entità d’abisso tra i nostri valori generali e le nostre pratiche?!?
Dobbiamo riconoscere che la N-V è un lusso per molti angoli del mondo, ma infatti non chiedo di abrogare la legittima difesa, mai(!) mi sognerei di criticare la Resistenza, il sangue del pueblo vietnamita, la riscossa dei popoli colonizzati, le fionde dei ragazzi palestinesi nella prima intifada dinnanzi a carri armati.
La violenza che c’è nel mondo non ce ne consente altra direbbe il Segretario; pace adesso. La NON-VIOLENZA, come il comunismo, è ad un tempo una finalità, una metodologia, un percorso. Il comunismo, come la N-V, si può esprimere almeno in 1000 ed 1 modi come le fiabe ambientate nella magica Bagdad, oggi sconvolta nelle lacrime….”
Ciao Angelo, testimone di pace
di Massimiliano C. http://desus.it
La notizia è di quelle che ti strappa il cuore e ti fa sentire male, ti fa mancare il respiro e fa montare la rabbia. Angelo Frammartino è morto, ucciso dalla guerra e dalla stupidità umana. Può un volontario, un ragazzo amante della pace e della non-violenza, essere ucciso? Ha un senso tutto questo?Ma sopratutto, è giusto? Massimiliano C
Le conseguenze dell’odio
di David Guetta http://www.davidguetta.it
Mi vergogno di quello che ho pensato. Sì, mi vergogno perchè non esiste nella vita dolore più grande del perdere un figlio. E’ intollerabile solo pensarla una cosa del genere: non è nella logica umana ed in fondo, a parziale sostegno della tesi sull’insostenibilità della sofferenza, non siamo neanche stati biologicamente preparati per tale evenienza.
Per questo è allucinante quello che ho pensato di istinto quando ho letto le parole di perdono del padre di Angelo Frammartino verso colui che gli ha ammazzato il figlio “perché sentiva il bisogno di uccidere un ebreo” ed invece ha sbagliato persona.
Ho pensato: “ma se la mattanza verso suo figlio l’avesse compiuta un israeliano queste parole così dolci e così crudeli ci sarebbero state lo stesso?” E’ chiaro che in quel momento così buio del mio intelletto è uscita fuori tutta la mia estrazione ebraica. Eccole qui le conseguenze dell’odio ormai quasi secolare che divide i figli di Abramo.Se anche uno laico come me, che da trent’anni crede nella costituzione dello Stato Palestinese, che da decenni non condivide la politica di Israele, cade in queste bassezze.
Angelo Addio
di Erica http://www.casacenina.com/erika_blog
..Era Ferragosto ed era un giorno di festa , come Natale o Pasqua… ma x Angelo Frammartino, il volontario di Monterotondo ucciso a Gerusalemme con una coltellata da uno sconosciuto la scorsa settimana, è stato un addio da chi gli voleva bene
La bandiera della pace , che ha avvolto la sua bara ,al ritorno in Italia e nel Duomo della sua città dove alle 16 si è svolto il suo funerale, era il simbolo che accompagnava la sua giovane vita , una vita semplice e normale dedicata alla pace ed alla fratellanza , che lo aveva portato in Israele insieme ad altri giovani x un campo di lavoro, di amicizia e di aiuto ai bambini palestinesi, un momento di pace e amore contro la guerra e l’odio …
L’altro giorno, nel punto dove è stato ucciso il giovane volontario italiano , una mesta folla di un centinaio di palestinesi e cooperanti italiani e stranieri si è raccolta per una veglia di preghiera. I presenti hanno acceso candeline, che hanno deposto ai piedi dell’ albero nel punto in cui Angelo è stato assassinato ….. tra la porta di Damasco e la porta di Erode, lungo le mura ottomane della Città Vecchia.
Lui non c’è più ma auguriamoci che tanti altri giovani diano le loro energie e la loro disponibilità x missioni di pace e di aiuto ovunque ci siano sofferenza ed odio e tanto bisogno di assistenza e di amicizia xchè è solo con la pace e la democrazia che il mondo può e deve continuare a vivere ….
Un addio ad Angelo, che nel silenzio di Ferragosto, se ne è andato in punta di piedi , senza clamori, senza medaglie, lasciando un grande vuoto in chi lo conosceva, in chi lo amava, in chi era stato aiutato dal suo sorriso e dal suo affetto !
Nessun commento:
Posta un commento