07 marzo 2006

CLANDESTINE A BORDO DEL POTERE





Ieri, 6 marzo, conferenza stampa della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa. Erano presenti le colleghe delle varie Cpo delle associazioni locali di stampa e del sindacato Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.

Marina Cosi, presidente del Cpo FNSI ha illustrato le iniziative per l'8 marzo, che abbiamo già pubblicato, ed ha tracciato un breve quadro dei problemi sul tappeto. Cosa ha detto in estrema sintesi Marina Cosi?

  • A sessant'anni dalla conquista del diritto di voto, in pochissime vengono messe in condizione di venire elette nelle istituzioni e negli organismi di rappresentanza. Non diversamente accade ai vertici dei luoghi di lavoro, presidiati da uomini coesi nel difendere tanto il proprio interesse quanto un'organizzazione ad esso funzionale. Peggio che in altre professioni va nel mondo del giornalismo, con l'aggravante di fornire sulla società un'informazione strabica.
  • Lo slogan, della Cpo/Fnsi "tante quanti", da oltre due anni viene riproposto a tutti i consigli ed i convegni riuscendo a farsi strada in qualche statuto e in alcune testate.
  • Una battaglia di retroguardia, quella per le cosiddette "quote rosa"? Pazienza, ma lo strumento è semplice, funziona e persino la logica spartitoria maschile arriva a capirlo. Non rinunceremo a mirare alla reale parità di peso del "tante quanti", ma siamo anche dotate di senso pratico. Per questo ci siamo indignate, dopo gli ultimi, reiterati e trasversali affossamenti delle quote rosa nelle liste elettorali, al punto di stilare un necrologio e fare quindi di Rosa Quote la beffarda testimonial della nostra battaglia.
  • La Cpo/Fnsi ha scrìtto a tutti i segretarì di partito, dicendo che come giornaliste vorremmo poter raccontare l'elezione di moltissime donne in Parlamento e nei Municipi: li aspettiamo alla prova dei fatti. Ma la Cpo non ha certo risparmiato il sindacato di cui è parte, ma anche tutti gli altri organismi di categoria, denunciandone la resistenza alla richiesta di "tante quante". Come pure ha rivolto la stessa richiesta ai direttori e alle poche direttrici.

La collega del TG2, Bimba De Maria, ha illustrato l'iniziativa delle giornaliste Rai che hanno raccolto quasi 500 firme per chiedere agli amministratori di portare l'equilibrio ai vertici aziendali e nelle testate informative. Bimba De Maria ha fatto notare che ormai le donne si sono mostrate capaci anche di svolgere al meglio il loro lavoro di inviati di guerra, pertanto è ormai impossibile continuare a fingere di non vedere, di non sentire, di non capire. Iva Testa del GR parlamento, oltre a sottolineare come un'informazione completa debba tenere conto dell'occhio, della sensibilità, del sapere delle donne ha chiamato il segretario Serventi Longhi, presente alla conferenza stampa, ad essere coerente con quanto la FNSI sostiene attraverso le Commissioni Pari Opportunità. Pertanto sia proprio la FNSI a dare l'esempio e metta da subito in pratica le "quote rosa" o "tanti quanti" che dir si voglia....naturalmente a tutti i livelli!!! Io, Grazia Gaspari di Rainews24, ho cercato di illustrare l'importanza dei nuovi media, dell'avvento dei blog, dei gruppi e di tutto quell'insieme di strumenti che in Rete si chiama social network, che permette anche a chi non ha mezzi tranne la propria cultura e competenza, di far pesare il proprio punto di vista e di essere protagonista. Per come sono oggi organizzati il lavoro, la società, gli scambi umani, ecc. ecc. non è pensabile di avere il tampo necessario per confronti e scambi culturali. Dobbiamo creare un luogo virtuale per parlare fra donne, creare, costruire un pensiero comune.

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