16 marzo 2006

"PIU' POTERE ALLE DONNE PER CAMBIARE LA COMUNICAZIONE" Il documento della CPO Usigrai dopo l'incontro con i vertici aziendali



Martedi 14 marzo nella sala degli Arazzi di viale Mazzini si e’ tenuto un incontro organizzato dalla commissione Pari Opportunita’ RAI e Commissione Pari Opportunita’ USIGRAI sul tema: “Piu’ potere alle donne per cambiare la comunicazione”.
Erano presenti all’incontro oltre a numerose lavoratrici e giornaliste RAI, il presidente Claudio Petruccioli e i consiglieri di amministrazione Donatella Bianchi Clerici, Alessandro Curzi e Nino Rizzo Nervo oltre a rappresentanti degli enti locali, dei sindacati e della politica. Questo il comunicato-documento redatto dalla Commissione Pari Opportunita’ Usigrai.



“Le lavoratrici Rai denunciano la rappresentazione ancora fortemente stereotipata della donna fornita dai notiziari e dai programmi del servizio pubblico e ritengono che questa rappresentazione distorta sia fortemente condizionata dal fatto che il potere nella piu' grande azienda culturale del paese resta, in grandissima parte, appannaggio degli uomini: i dati sulle carriere dimostrano quanto sia ancora scandalosamente irrisoria la presenza delle donne nei ruoli dirigenti.
Lavoratrici e giornaliste della Rai chiedono quindi ai vertici che il riequilibrio di genere nei ruoli decisionali sia assunto come priorita' perche' anche cosi' si dia il segnale di un servizio pubblico riformato e che il principio del ''tante quanti'' unitamente a quello della competenza e dell'abbandono delle pratiche lottizzatorie, diventi linea guida cui si attengano i consiglieri di amministrazione, la direzione generale, i direttori di reti e testate, a partire dalle nomine dei prossimi ruoli dirigenti.
Nel concreto si chiede
1) di recepire l’Atto di indirizzo della Commissione parlamentare di Vigilanza del 30 luglio 1997 che invitava la Rai a promuovere iniziative all'interno della Rai per l'acquisizione di potere e responsabilita' da parte delle donne;
2) di dar seguito alla delibera del Cda Rai del maggio 2003 sulla rappresentazione delle donne in Tv che chiedeva di esaltarne “il ruolo nella societa', evitando immagini e argomenti ritenuti offensivi della dignita”;
3) di istituire Osservatorio di parita' col duplice obiettivo di monitorare costantemente le progressioni di carriera delle lavoratrici e delle giornaliste Rai e monitorare quale immagine della donna fornisce la produzione del servizio pubblico;
4) che il Cda dia mandato alla Direzione generale per aprire un tavolo con le rappresentanze femminili dell’azienda al fine di recepire queste richieste e di stabilire regole certe che garantiscano alle donne il giusto riconoscimento nelle carriere.

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