21 marzo 2006

WHAT A SKY?

di Grazia Gaspari



Abbiamo pubblicato il documento delle commissioni Pari Opportunità di Rai e Usigrai. Credo che sia importante intervenire nel merito. Comincio a farlo io con alcune considerazioni, forse troppe, ........!!! NON POSSIAMO TACERE E ACCETTARE O NON ACCETTARE. E' importante motivare, argomentare e dire apertamente senza paura delle dissonanze ... ciò che si pensa..... questo serve per cominciare davvero a svolgere un lavoro collettivo e solidale!!!!


Negli anni passati ci siamo impegnate sui problemi delle donne in generale e delle donne nella professione. Poi tra successi e insuccessi, confidando comunque in una certa affermazione femminile in generale, abbiamo rivolto la nostra attenzione verso altre problematiche politiche o più semplicemente ci siamo dedicate ad una riflessione interiore e personale.

Oggi però le cose stanno cambiando. Innanzitutto c’è un riemergente spirito fondamentalista. E’ un’ombra che odia innanzitutto la libertà. Che vuole imporre le sue regole a tutti e su tutto. Che non rispetta il diritto all’autodeterminazione, anche morale, del prossimo. Se Dio che è Dio ha dato agli uomini il libero arbitrio, chi è quest’ombra che calpesta il diritto primordiale dell’uomo all’autodeterminazione? Ecco le Fallaci di turno, nere vestali che dall’alto delle loro ignoranza, attaccano tutto e tutti, religioni comprese, senza conoscere quelle degli altri e nemmeno la propria.

In questo quadro, di sopraffazione sociale, filosofica e morale che va dal kamikaze alla non sperimentazione scientifica, alla spregiudicatezza economica e finanziaria (vedi la localizzazione, ad esempio, delle fabbriche italiane in Cina, con tutto ciò che questo comporta) le donne, i giovani, i lavoratori sono i primi a farne le spese, a venirne schiacciati. Ed ecco allora l’attacco dei cloni alle conquiste sociali in generale e in particolare alle conquiste delle donne. Ecco allora il ritorno del cosiddetto Movimento per la vita che cerca di scardinare la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. Che le donne tornino a morire sotto i ferri delle mammane, Che la scienza si fermi.

Qualche giornale ha scritto: “le streghe son tornate”. In realtà. Non siamo streghe, non ce ne siamo mai andate e dunque non siamo tornate. Basta fare un giro per Internet…..e si scopre che esiste una miriade di iniziative, di collettivi di solidarietà al femminile, comitati di lotta, case di accoglienza, comitati di solidarietà internazionali, centri studi, banche del tempo, sostegno al commercio femminile equo e solidale, blog. Insomma una ricchezza di pensiero, esperienze e riflessioni…..commovente ed esaltante.

Allora, se il sistema mediatico tradizionale non si accorge di noi volutamente o meno, ecco che esiste la Rete e la sua liberta', e se ieri potevamo conoscerci e comunicare in dieci, cento, mille donne…..oggi, grazie a Internet abbiamo a disposizione un sistema di comunicazione globale, addirittura planetario!!! I giornali, le televisioni, le radio non ci danno spazio…..tanto piacere!!!la Rete ci offre tutto lo spazio che vogliamo, ce lo offre gratis e per di più libero. Basta conoscerlo e saperlo usare!!! .

A questo punto viene da chiedersi perché un movimento delle donne e per quali obiettivi battersi? E’ difficile dare risposte possibili a domande impossibili che ci ispira la società del tempo presente, rispetto alle urgenze, ai bisogni (lavoro, religione, economia, etica, ecc.). Possiamo fare solo due cose:
a) metterci in contattocreare cioè una grande piazza virtuale in cui trovarci, parlare, confrontare le nostre idee e le nostre esperienze…..e magari anche a scambiarci quel sapere diffuso di cui siamo portatrici. Una piazza, una comunità virtuale che all’occorrenza possano diventare una piazza e una comunità reale……Molti movimenti e manifestazioni, ad esempio, per la pace o quant’altro sono nati dalla Rete.
b) batterci per una presenza concreta, materiale, fisica nei parlamenti, nei consigli di amministrazione delle aziende, nelle testate giornalistiche, in magistratura, ecc.ecc. Le donne sono più della metà della popolazione ma sono sempre sottorappresentate se non rappresentate da uomini. Gli uomini ci dicono come procreare, come abortire, come educare, come pregare, come vestirci, come essere seducenti, ecc.ecc. E sono sempre gli uomini che ci rappresentano…….nel piccolo e nel grande. I tempi invece sono maturi perché le donne portino i loro punti di vista, i loro saperi, le loro intelligenze, le loro sensibilità, le loro conoscenze nella società e contribuiscano a renderla migliore.

In questo quadro “le quote rosa” nel loro minimalismo diventano un grande obiettivo. Per questo non possiamo accettare qualche piccolo posto di comando. Noi dobbiamo avanzare in gruppo e per quanto riguarda le giornaliste, dobbiamo chiedere un riequilibrio di mansioni e funzioni ovvero più capi-servizio, più capiredattori, ecc. ecc. In passato l’Azienda ha collocato qualcuna di noi a posti dirigenziali di alto livello….ma quale beneficio ce ne è venuto? Nessuno salvo forse per la collega stessa. Barbara Scaramucci, che ci siamo battute scontrandoci anche duramente ….e che ha diretto la TGR, una testata importante, ha confessato nell’incontro del 14 marzo con i vertici Rai, che lei non è riuscita a nominare nemmeno un capo-redattore donna!!!!!

Allora mi domando e dico, anzi prima dico e poi mi domando J))) a che ci servono singoli posti di comando? NO GRAZIE!!! Meglio meno ma diffuso!!!!

In secondo luogo, dobbiamo essere portatrici di contenuti e valori alternativi. La solidarietà, l’amore, l’etica..... contro l’egoismo, l’odio, il degrado morale. Questa società fa veramente schifo…..é qui che vogliamo far crescere i nostri figli?...... Mettiamoci al lavoro e costruiamo un giardino profumato. Impossibile? Utopia? Sogno? Forse, ma dobbiamo puntare al cielo anche se vogliamo solo far crescere un fiore.

I temi e i problemi sono tanti e complessi…. Ma vanno affrontati con pazienza e lungimiranza….la famosa pazienda delle donne!!! E soprattutto devono essere sempre presenti anche nelle vertenze più piccole o insignificanti. SOLO COSI’ IL NOSTRO CONTRIBUTO SARA’ SEMPRE E COMUNQUE DI VALORE. Concludo citando una frase di Martin Luther King che a me piace molto… “Se non potete essere un pino sulla vetta del mondo, siate un albero nella valle, ma siate il miglior albero….Siate comunque sempre il meglio di qualsiasi cosa siate”

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